Autori vari: Riflessi a Palermo

L'idea di un romanzo a molte mani, di una narrazione in cui ogni capitolo è scritto da una mano diversa, che però segue un unico filo conduttore, un unico tema, può dare risultati molto gradevoli, come dimostrato, per restare nell'ambito dei narratori palermitani, il gradevole "Palermo criminale". E quindi l'idea …

more ...

Tiziano Scarpa: Il brevetto del geco

Tiziano Scarpa sa scrivere bene, e questo fa sì che i suoi libri si leggano con piacere -- anche quando, come in questo caso, la trama, nonché alcune scelte diciamo così stilistiche, lasciano a desiderare. Avevo letto, oramai più di sei anni fa, il suo Stabat Mater, anch'esso ben scritto, e …

more ...

Fabio Stassi: Fumisteria

La narrativa a base ideologica difficilmente risulta essere buona narrativa -- come la maggior parte della produzione di epoca sovietica dimostra ampiamente. La difficoltà di coniugare i due registri (quello diciamo così "propagandistico" e quello narrativo) risulta, almeno a me, indipendente dal mio condividere o meno le basi etiche ed ideologiche …

more ...

Hiraide Takashi: Il gatto venuto dal cielo

Più che un romanzo si tratta di un "racconto lungo", una "novella", per usare un termine desueto in italiano ma comune nella lingua letteraria anglosassone. E la brevità del testo, rispetto a quella di un romanzo "compiuto", determina l'approccio narrativo, basato su sentimenti e sensazioni evocati da immagini poetiche, piuttosto …

more ...

Federico Maria Sardelli: L'affare Vivaldi

La fortuna popolare delle "Quattro stagioni" Vivaldi ha certamente reso il nome del compositore familiare al grande pubblico "globale", al punto forse di costituire un ostacolo alla conoscenza più ampia della sua opera, vasta, complessa e affascinante. Il sottoscritto ama Vivaldi da tempo, apprezzandone , tanto e forse più delle sue …

more ...

Alessandro Robecchi: Questa non è una canzone d'amore

Iniziamo questa recensione dagli aspetti positivi: le oltre 400 pagine del libro di Robecchi si possono leggere con piacere, come una lettura leggera e rilassante. Robecchi sa chiaramente scrivere, ha mestiere, e il suo essere stato autore di spettacoli televisivi comici traspare dalla sua capacità di "gestire la scena".

Però …

more ...

Niccolò Ammaniti: Anna

Non c'è dubbio che Ammaniti viva oramai in un mondo fantastico, in cui tutto è estremo, eccessivo, fuori dalla realtà ordinaria, un mondo in cui anche gli eventi più semplici assumono sfumature allo stesso tempo epiche e grottesche. E, non c'è dubbio che Amanniti sappia scrivere. Sa scrivere nel senso …

more ...

Nicola Lagioia: La ferocia

Negli anni attorno al '68 era de rigueur sostenere che la famiglia borghese fosse la sentina della società, un'istituzione basata sull'ipocrisia che de facto finiva per essere il ricettacolo di tutti i peggiori vizi della borghesia. Senza arrivare agli estremi mostrati da Lars von Trier nel suo inquietante film "Festen …

more ...

Evelina Santangelo: Non va sempre così

Avevo letto qualche altro libro, di Evelina Santangelo, e uno in particolare l'avevo trovato gradevole e intelligente. Peccato non poter dire lo stesso di "Non va sempre così". Il libro ha difficoltà a reggersi in piedi, sia sul piano del registro narrativo che sul piano della scrittura, e il messaggio …

more ...

Giampaolo Simi: Cosa resta di noi

Due coppie i cui destini si incrociano, finendo per intrecciarsi in un groviglio inestricabile. Due coppie disfunzionali, in maniera apparentemente diversissime eppure molto simili. In entrambe, uno dei partner manipola l'altro, che ne è innamorato e succube, e che si lascia manipolare, incapace di capire che tutto ciò con l'amore …

more ...