Capisco che il successo possa dare alla testa, e che i soldi facciano piacere a tutti. E visto quanto di questo libro si è parlato, non vi è dubbio che l'autore avrà portato a casa un bel gruzzolo. Ciò nulla toglie al fatto che si tratta di un libro mediocre, che ho abbandonato dopo un centinaio di pagine o poco più. La mia scelta di abbandonarlo non ha nulla a che fare con la natura potenzialmente controversa dell'argomento trattato, ovvero l'esistenza o meno di Dio e quindi la credibilità delle religioni. Le ragioni sono legate ai toni infiammati e alla pessima scienza che l'autore mette in campo. I toni sono un misto fra quelli di un adolescente convinto senza possibilità di appello delle proprie ragioni e quelli di un fanatico predicatore. L'autore è ovviamente un ateo militante, ma impiega gli stessi toni, lo stesso tipo di militanza e di "minacce" verso il lettore di un predicatore fanatico. Sinceramente dopo un centinaio di pagine il lettore (in questo caso il sottoscritto) si comincia ad annoiare di essere trattato come un'imbecille da convertire, ancor più se fino ad allora nel libro non ha trovato una sola argomentazione interessante e nuova su un argomento su cui sono stati versati fiumi di inchiostro.

Il problema di fondo è che le affermazioni "scientifiche" dell'autore sono risibili. Dawkins sostiene essenzialmente di poter dimostrare scientificamente che Dio non esiste. Un affermazione di questo tipo dovrebbe essere accolta da qualsiasi lettore con un minimo di preparazione scientifica con una sonora ed allegra risata, per invitare l'autore a passare a qualcosa di più serio. Di "dimostrazioni" dell'esistenza di Dio, la storia della filosofia è piena, ed il lettore e pensatore moderno può guardarle con occhio benevolo se ha un interesse storico verso la storia del pensiero umano, come si guarda ad una fase ancora acerba dello sviluppo del pensiero, o più semplicemente può trovarle noiose, per la loro pedanteria ed inutilità. Le "dimostrazioni" della non-esistenza di Dio non sono da meno, in quanto a noia ed inutilità. Con l'aggravante che mentre Sant'Anselmo tutto sommato pensava e scriveva nel medioevo, Dawkins si picca di essere uno scienziato moderno.

Insomma, se siete dei fanatici anti-religiosi che cercate conferma dei vostri pregiudizi, questo libro fa per voi. Se siete fanatici religiosi che cercate conferma della perfidia degli atei, questo libro fa per voi. Se invece cercate qualcosa di interessante da leggere sull'argomento "scienza e religione", risparmiate pure i vostri soldi. Anzi, se comunque volete leggerlo e volete risparmiare due lire, vi regalo la mia copia…